“Studenti Socialmente Utili – Il Sogno di Maria”

Data: 04/01/2021

LICEO SPAVENTA: INCLUSIONE E DOCUMENTAZIONE DI BUONE PRASSI

Desideriamo inaugurare la sezione con un esempio di buona prassi conservata nell'archivio della Scuola: si riporta uno stralcio presente nella documentazione ed il libro di Maria.

Nell’anno scolastico 2010/2011 si è concluso un percorso quadriennale che ha reso protagonisti gli studenti di due classi quinte del Liceo delle Scienze Sociali di Città Sant’Angelo.

Il progetto, denominato “Studenti Socialmente Utili – Il Sogno di Maria”, ha promosso l’approccio al mondo della disabilità anche attraverso il racconto del percorso scolastico di una studentessa con Sindrome di Down. L’esperienza, nata per promuovere inclusione e valorizzazione del capitale umano e sociale di studenti disabili, ha avuto riconoscimenti regionali e nazionali come Buona Prassi d’Integrazione. È stata oggetto di riflessione ed è stata valutata positivamente anche nel corso dell’Esame di Stato 2011. Il percorso ha evidenziato, inoltre, le qualità e il dinamismo dello storico Istituto “B.Spaventa” di Città Sant’Angelo che ha sempre promosso sensibilità psicopedagogica, attenzione alla persona, capacità d’interazione e di collaborazione con il territorio comunale e liminare che lo sceglie come luogo elettivo dei propri studi. È accaduto anche con Maria che da Silvi, ogni mattina per cinque anni, si è impegnata con determinazione, costanza ed interesse. Maria ha concluso il percorso con la votazione di 100/100, con l’ammirazione della Commissione e dei compagni. Ha conseguito l’Attestato di Credito Formativo ed ora la sua esperienza ha l’opportunità di diventare un libro e la prova tangibile del valore del suo impegno e dei suoi risultati. La pubblicazione del testo, oltre a dare visibilità a Maria e a ragazzi che spesso sono relegati ai margini della nostra società, porta alla luce anche il nostro Istituto come soggetto in grado di essere parte di un sistema di collaborazione e d’intervento integrato nel tessuto sociale per prevenire e recuperare svantaggio sociale, devianze e disabilità. Il volume, per il carattere narrativo e per l’immediatezza del messaggio, può essere diffuso presso gli alunni delle Scuole Primaria e Secondaria, può diventare risorsa per biblioteche, centri culturali,fondazioni che si occupano della disabilità.

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Il libro fornisce l’opportunità per ampliare il dialogo interistituzionale; per diffondere il ruolo della Scuola non limitato ai tempi e agli spazi canonici; per condividere i valori e significati; per evidenziare la qualità del Progetto di Vita di persone speciali desiderose di far parte di un sistema e di lasciare traccia di sé. Inoltre, la pubblicazione mostra come gli studenti abbiano progressivamente sperimentato strategie di ricerca delle soluzioni per la ridefinizione di un sistema d’istruzione e di formazione che renda lo studente con disabilità protagonista del proprio progetto di vita (Legge 328/00). La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità definisce «la disabilità come un concetto in evoluzione» e questo significa che con il mutare della società si modificano anche i bisogni e quindi le risposte che andavano bene in passato, oggi potrebbero essere non più adeguate a rispondere alle nuove esigenze dei Cittadini con disabilità e in particolare non essere più in grado di promuovere azioni in funzione di una maggiore inclusione scolastica e sociale. Il racconto dell’esperienza è l’occasione per sperimentare nuove soluzioni di inclusione, non solo scolastica, delle persone con disabilità, mostrare la normale specialità ed essere d’aiuto anche per altri alunni a rischio di emarginazione.