27 GENNAIO… FARE MEMORIA

Data: 26/01/2021

Shoah: al via appuntamenti "Memoria 2021"- "Memoria 2022"

26.01.2022

L'Angolino anticipa la giornata di domani e ringrazia la vice Sindaca di Città Sant'Angelo, la dott.ssa Lucia TRAVAGLINI, per l'anteprima dell'intervista a Gioia BARTALI.
Le pagine dedicate all'indimenticabile Gino BARTALI sono state selezionate dall'USR ABRUZZO per il concorso “I giovani ricordano la Shoah” nota del Ministero dell’Istruzione (Prot. 922 del 1.9.21 a.s.2021-2022):
n.2 Progetti delle Scuole secondarie di II grado di cui due ex aequo ed un secondo posto:
-IPSSAR “Giovanni Marchitelli” di Villa Santa Maria (Chieti) (CHRH01000N);
-Omnicomprensivo di Città Sant’Angelo (Pescara), Liceo Scientifico Sportivo (PEIS00400Q);
-Liceo artistico per il design “F.A. Grue-Castelli” (Teramo) (TESD01000D).
Invitiamo a leggere il terzo numero dedicato alla Giornata della Memoria, un impegno costante dei nostri redattori, anche dei più piccoli.

Shoah_compresso

27.01.2021

Al via, nell'Istituto Omnicomprensivo di Città Sant'Angelo, la rete di eventi di " Scuola della Memoria 2021" organizzata per celebrare il ricordo della Shoah e delle persecuzioni antiebraiche,  della diversità sotto ogni forma. Tra le diverse attività in programma spicca un'azione civile del nostro giornale L'ANGOLINO che sarà oggetto di riflessione nelle nostre Scuole. In questa pagina, troverete il nuovo numero con filmati e materiali di come tutti gli studenti saranno coinvolti da ciascun docente per l'itera mattinata.

IL NUMERO DE L'ANGOLINO IN USCITA OGGI 27.01.2021

I FILMATI CHE SARANNO PREMIATI OGGI IN QUIRINALE.

https://www.scuolaememoria.it/site/it/2021/01/25/i-giovani-ricordano-la-shoah-i-vincitori-della-xix-edizione/?rit=home-page

ALCUNI NOSTRI FILMATI...

“Intervista a Elvira Frankel” classe 5H Liceo Scienze Umane n. studenti 19

Video-intervista: gli studenti della classe 5H del Liceo Scienze Umane hanno intervistato una
testimone, Elvira Frankel, “figlia dell’amore” come si definisce lei, perché nata e sopravvissuta
nel campo di internamento di Ferramonti, in Calabria, dove suo padre e sua madre, prigionieri, si
sono conosciuti: lui artista ebreo austriaco, lei ebrea prussiana. Gli studenti l’hanno cercata,
attraverso l’associazione Progetto Memoria, hanno ascoltato la sua storia, da lei hanno raccolto il
testimone: “Non siate indifferenti, studiate molto: solo la cultura vi può dare la percezione
della verità” è il messaggio che infine ha consegnato ai giovani. Dall’incontro, una scintilla di vita
e di poesia: gli studenti hanno composto la poesia “Da oggi in poi”, cercando gli occhi e la voce
lungo il viaggio di ritorno di chi si è salvato.

“Nel cuore e nella memoria” classe 4H Liceo Scienze Umane n. studenti 29

Cortometraggio: gli studenti della classe 4H del Liceo Scienze Umane hanno interpretato
una storia evocativa, ambientata in una classe di scuola e in una casa e scandita dal suono
del violino suonato da una studentessa. Una ragazza interpreta una professor essa; ad
ascoltarla tra i banchi c’è una giovane studentessa, Rony, lo stesso nome di sua nonna
uccisa in un campo di concentramento. La storia della nonna torna a vivere in fotogrammi
evocativi. La memoria si fa vivida. Nel cortometraggio ci sono incursioni del presente:
realizzato a distanza, nelle scene all’aperto le studentesse interpretano soldati indossando
la mascherina.

“Ciò che mi resta” classe 4 F Liceo Scienze Umane economico-sociale n. studenti 21

Video: gli studenti della classe 4F del Liceo delle Scienze Umane economico-sociale, a partire
dalla poesia che hanno composto e che hanno intitolato “Marciando verso Ovest”, danno voce a
chi è tornato a casa per ricordare l’insegnamento che resta, con messaggi di testimoni che gli
studenti hanno interpretato e tradotto dall’italiano all’inglese e viceversa, sulla base della melodia
“C’era una volta il West” di Morricone, rivisitata in fisarmonica elettronica da uno studente, in un
unico messaggio corale che cuce tre visioni: dalla liberazione dei campi nazisti al ricordo delle
persone che hanno perso la vita per finire con una riflessione su ciò che il dramma della Shoah ci
ha lasciato.

“L’appello” classe 3D Liceo Scientifico Scienze Applicate n. studenti 19

Video: il cuore del messaggio del video, realizzato dagli studenti della classe 3D del Liceo
Scientifico Scienze Applicate, è restituire, attraverso l’appello, l’identità della vita a chi,
trasformato in numero, è tornato a casa e a chi non è tornato. Il video è articolato in tre parti: nella
prima c’è l’appello dei numeri, delle persone a cui era stata rubata l’identità una volta entrate ad
Auschwitz. Nella seconda si restituisce a loro la voce, attraverso la lettura di una lettera scritta da
un deportato al fratello, sognando il ritorno a casa. Nella terza parte c’è il vero appello, quello della
chiamata autentica, per nome, che restituisce umanità. Una delle foto di Brasse, che accompagnano
il video nella prima parte, è stata ridisegnata con connotati umani dagli studenti nella terza parte.

“Dalia” classe 2 A Liceo Linguistico n. studenti 21

Video: le studentesse della classe 2 A del Liceo Linguistico hanno composto un testo,
accompagnato dai loro disegni e dalla musica del loro pianoforte, in cui si restituisce valore ai nomi
e ai numeri. E’ la storia di una bambina di 7 anni, separata dai genitori e partita da sola verso il suo
destino in un campo di concentramento. Nel viaggio incontra una donna, con cui ritrova la
familiarità persa; perde anche lei, trova infine conforto in una amica immaginaria. Il ritorno
all’umanità, ogni volta, passa attraverso l’ascolto del nome. Dalia è il suo nome. Anche ai numeri
scelti nel testo viene restituito valore: sono i numeri tatuati sulle braccia di Liliana Segre e di Primo
Levi o sono numeri elaborati a partire dalla decodifica dei nomi con cui sono stati chiamati i
personaggi della storia.

“Memoria è futuro” classe 2H Liceo Scienze Umane n. studenti 21

Rivista digitale: le studentesse della classe 2H del Liceo Scienze Umane hanno composto una
rivista digitale per diffondere e coltivare la memoria di ciò che è stato, dall’inferno dei lager al
ritorno alla normalità, il difficile ritorno alla vita. La rivista si articola in 5 pagine, in cui sono
presenti, oltre all’editoriale “Memoria è futuro” che spiega il senso della rivista, articoli di
approfondimento e testimonianze dei sopravvissuti: “Edith Bruck”, “Vita nei lager”, “Dopo
l’Olocausto”, “La vita di Primo Levi”, “Il lieto fine dopo l’inferno: la storia delle sorelle Bucci”.

“Ish Ishà” classi 1D-1E Liceo Scientifico n. studenti 34

Prodotto multimediale: gli studenti delle classi 1D-1E del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate
e Sportivo hanno ricercato, nelle loro case, le testimonianze di chi ha vissuto la prigionia. Dando
voce a documenti che raccontano la prigionia politica nei lager nazisti che i loro nonni, per anni,
non hanno voluto raccontare “per proteggere le famiglie dal dolore che hanno provato”, così
scrivono i ragazzi. Ma gli studenti hanno ricercato tracce anche nella loro casa-città, a Città
Sant’Angelo, che ha ospitato un campo di internamento per prigionieri politici. Un lavoro di ricerca
inedita, preceduto da una presentazione storica scritta dai giovani per i giovani. Alla ricerca gli
studenti hanno coniugato l’emozione dei simboli, impressi nella copertina, contenente la traccia
musicale di un ensemble di arpa, pianoforte, tastiera e flauto traverso che gli studenti hanno
arrangiato a distanza, e un origami che evoca la stella di David.

IL VIDEO PROMOSSO DAL PROF. ALONZI

IL VIDEO PROMOSSO DAL PROFESSORE DONATELLI

"Viviamo un’epoca in cui anche una tragedia disumana come la Shoah viene messa in discussione o addirittura negata. L’attualità ci dimostra che il germe del fanatismo ideologico di parte è sempre pronto ad attecchire trovando terreno fertile in una società completamente disgregata, priva di punti di riferimento, in cui la verità viene continuamente alterata, violentata. Io credo fortemente che questo sia il risultato di un peccato originale che continua ad essere perpetuato. Le radici umanistiche su cui si fonda da sempre la nostra società, a partire dalla scuola, non hanno forza senza il sostegno di una cultura scientifica di pari livello, cioè di una cultura del “vero”, oggettiva, concreta, dimostrata. Ed il monito, purtroppo rimasto inascoltato, ci viene proprio dal più grande narratore al mondo della Shoah: il chimico Primo Levi. Già, chimico prima che scrittore, come lui stesso amava ricordare. Chimico, e quindi scrittore. «Sovente ho messo piede sui ponti che uniscono (o dovrebbero unire) la cultura scientifica con quella letteraria scavalcando un crepaccio che mi è sempre sembrato assurdo». E poi aggiunge: questa separazione tra cultura scientifica e cultura umanistica, se c’è, è «una schisi innaturale, non necessaria, nociva, frutto di lontani tabù e della controriforma, quando non risalga addirittura a una interpretazione meschina del divieto biblico di mangiare un certo frutto. Non la conoscevano Empedocle, Dante, Leonardo, Galileo, Cartesio, Goethe, Einstein, né gli anonimi costruttori delle cattedrali gotiche, né Michelangelo; né la conoscono i buoni artigiani d’oggi, né i fisici esitanti sull’orlo dell’inconoscibile». Il chimico Levi, lo “scienziato” sconosciuto per la stragrande maggioranza delle persone che al suo nome associano “solo” la pietra miliare di “Se questo è un uomo”. Lo stesso autore de “Il Sistema Periodico” un capolavoro assoluto, definito «il migliore libro scientifico di tutti i tempi», la sua vera e unica autobiografia, ma che ahimè in pochissimi conoscono. E fino a quando nelle scuole si continuerà a ricordare “solo” il Levi autore di “Se questo è un uomo”, come accade nella quasi totalità delle scuole italiane, niente potrà mai cambiare. E continuerà a rimanere inascoltato il suo monito. Per Levi la chimica è il «motore del mondo» ed è dunque «la chiave del vero». La Chimica, la scienza, come visione del mondo. Come Filosofia di Vita. E allora, nel giorno della Memoria, sarebbe bellissimo se si allargasse per una volta il punto di vista. E’ quello che lui voleva ed è il più grande insegnamento che ci ha lasciato.

CLASSE I E - SCUOLA MEDIA NICOLA GIANSANTE

CLASSE I F - SCUOLA MEDIA NICOLA GIANSANTE

CLASSI QUINTE PRIMARIA FERNANDO FABBIANI

CLASSI SECONDE PRIMARIA FERNANDO FABBIANI